Rosenholm. Non ti scordar di me by Gry Kappel Jensen

autore:Gry Kappel Jensen [Jensen, Gry Kappel]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Gallucci

11 GENNAIO

ORE 16:44

Kirstine

Kirstine si tirò su a sedere sul letto, e il movimento le fece dolere le profonde ustioni che aveva su gambe e braccia. Gemette piano.

«Tutto bene?» chiese Kamille. «Vuoi che ce ne andiamo?»

«No, no. Continua a leggere, Victoria».

Le vecchie lettere di Trine erano sparse sulla coperta. Victoria le leggeva una dopo l’altra. Erano quelle che aveva scritto alla sorella minore, tutte nel corso del suo ultimo anno a Rosenholm; l’ultimo, anche, della sua vita.

«Leah ci ha preso per i fondelli» disse Malou quando Victoria ebbe finito di leggerle a voce alta. «Mica c’è scritto chi è il suo assassino»

«Se Trine avesse saputo chi l’avrebbe uccisa, avrebbe sicuramente fatto qualcosa per impedirlo» fece notare Kamille. «Però hai ragione, non ci sono prove che Zlavko fosse il suo ragazzo. Ha mantenuto segreta la sua relazione, ma a un certo punto Leah l’ha detto in giro»

«Tutte le relazioni a Rosenholm sono segrete» affermò Malou. «Non c’è niente di strano in questo. Lo spirito di Trine non può rivelare il suo assassino perché lui le ha legato la lingua, da viva e da morta. Ma Leah può farlo. Lei può rivelare la sua identità. E sostiene anche di sapere chi è stato. Perché non ce lo dice e basta? Perché dobbiamo cercarlo in queste vecchie lettere?» Frustrata, Malou si alzò e andò alla finestra.

«Magari vuole che lo scopriamo da sole» ipotizzò Kamille. «Oppure non lo desidera affatto. Può darsi che le lettere siano una pista falsa»

«I genitori non sembrano molto benevoli» notò Kirstine. Cercò di schiarirsi la voce roca, ma finì per tossire. «Che intende con “messa in isolamento”?»

«Che l’hanno messa in punizione, forse? I genitori sono morti entrambi pochi anni dopo la scomparsa di Trine» ricordò Kamille. «L’ha letto l’amico di Malou della biblioteca in un articolo di giornale. Suicidio… probabilmente per via del dolore».

Kamille venne interrotta da una donna bionda che fece capolino nella stanza. «L’orario delle visite è finito!» annunciò Ingrid. «La paziente deve riposare»

«Ce ne andiamo tra poco» disse Victoria, raccogliendo le lettere. «Posso prenderle io? Mi piacerebbe rileggerle. Può darsi che ci sia comunque qualcosa di utile»

«Sì, decisamente, prendile tu» fece Malou con aria abbattuta.

«Sai già quando verrai dimessa?» chiese Kamille.

«Tra non meno di due settimane, dicono»

«Verremo a trovarti non appena possiamo» la rassicurò Victoria dandole un cauto abbraccio, poi se ne andarono.

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